domenica 13 dicembre 2020

Il passaggio della cicatrice: dalla Terra all'Aria



Parlare dei transiti di questo periodo è quasi un obbligo. Da qui alla fine dell'anno saranno pubblicati numerosi post che proporranno ogni tipo di analisi delle nuove energie in campo.

Il fluire, però, non si esaurisce in ciò che sembra una "novità", la novità è solo il punto di partenza, il cammino da fare è ancora molto lungo.

Il fluire accoglie un percorso e in questo percorso i transiti difficili nel Capricorno, in particolare da un anno a questa parte, hanno avuto un valore fondamentale. Tra l'altro, non sono ancora terminati: Plutone è ancora nel decimo Segno dello Zodiaco e non è un transito da sottovalutare.

Se c'è un Segno che scava quello è lo Scorpione e se c'è un pianeta che va in profondità, quello è Plutone; ma se c'è un Segno che arriva alla vetta (anche) spirituale, quello è il Capricorno.

Il vero lavoro di interiorizzazione si fa nel silenzio e nella predisposizione tipica dell'Eremita, che non si isola dal mondo perché il mondo non gli piace, ma dopo avere avuto la scintilla e la capacità di poterlo interpretare e di sceglierne una dimensione diversa da quella che quotidianamente corre, produce, vuole il riscontro materiale.

La nuova energia in campo che arriva con Giove e Saturno in Acquario è sicuramente diversa e non è detto che sia più leggera e/o risolutiva in tempi brevi. E' un'evoluzione della precedente: dalla Terra, morbida, ma definitiva, si passa all'Aria, sicuramente meno pesante, ma anche volubile. E' una qualità differente e come tale va sempre interpretata: un tassello al movimento, non la fine del movimento.

I sintomi dalla, cosiddetta, nuova epoca sono già nell'aria da tempo e ci sono anche grazie alla pesantezza della Terra che finora ha gestito in modo concreto, dunque producendo dolore e ferite, ogni situazione che si è verificata nel micro e nel macro.  

Il passaggio della cicatrice è quello che precede il cambiamento. La cicatrice di Giove, Saturno e Plutone in Capricorno è stata fondamentale per arrivare al nuovo gradino dei transiti in Acquario: è ora di guardare in piena luce questa cicatrice, all'aria aperta, di andare oltre l'apparenza e questa sarà una delle sfide, non esiste la, cosiddetta, era acquariana secondo la definizione, astrattissima e assolutamente inutile, di amore universale, lov, lov, lov.

Chi ha a che fare con un Acquario, sa che è un Segno complicato, più sensibile di quanto voglia far apparire, ha una sofferenza esistenziale innata, difficile da interpretare, diversa e, come tale, la esterna in modo diverso. E' un Segno che va continuamente sottoposto a traduzione. Dentro ribolle (anche e soprattutto) di idealismo in ogni ambito della sua vita e fuori può diventare un pezzo di ghiaccio, inaccessibile.

La, cosiddetta, nuova era è leggermente più difficile da interpretare e non si dovrebbe esaurirla nelle infinite proposte di nuove modalità di meditazione che arriveranno da ogni parte, nell'infinito numero di corsi "spirituali" che saranno proposti per accelerare una "salita" che, però, solo in modo individuale si può realizzare: a tu per tu con sé stessi e non per fare un lavoro di profondità plutonica, di scavo psicoanalitico, ma per fare un lavoro di visione uraniana, di capacità di volarsi via le parti ormai da sostituire, in maniera forse meccanica e fredda, ma finalmente decisiva. La ri-e-voluzione del sé.

Specchio, cicatrice, luce: questo è il punto di svolta a cui arrivare.

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